Comune di Spilamberto

Sabato 31 agosto inaugura l’intervento di Chiara Gambirasio, Gaia Gazzaniga e Pauline Giacobazzi a Spilamberto per Prospettive. in itinere

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ARTISTE: Chiara Gambirasio, Gaia Gazzaniga, Pauline Giacobazzi

A CURA DI: Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi di Adiacenze

INAUGURAZIONE: 31 agosto 2024 dalle 19

SEDE: Via Santa Maria, Spilamberto

PROMOSSO DA: Comune di Spilamberto

CON IL CONTRIBUTO DI: Regione Emilia-Romagna

INFO: info@adiacenze.it - www.adiacenze.it

 

Sabato 31 agosto in Via Santa Maria a Spilamberto inaugura “Deviatici”, l’intervento di Chiara Gambirasio, Gaia Gazzaniga e Pauline Giacobazzi esito della loro residenza nel Comune modenese come parte di Prospettive. in itinere, quinta edizione del progetto di residenze d’artista in Emilia- Romagna a cura di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi di Adiacenze e realizzato con il supporto della Regione nei Comuni di Calderara di Reno, Granarolo dell’Emilia, Spilamberto e Vernasca (Vigoleno).

Le tre autrici sono state invitate a sviluppare un intervento pubblico per Via Santa Maria, in continuità e in dialogo con l’opera permanente “Sedimento” realizzata dalla stessa Gambirasio a seguito della sua residenza a Spilamberto in occasione dell’edizione 2021 di Prospettive. “Sedimento” invita a una sosta, a raccogliersi per entrare in relazione, come i colori della scultura che abbracciano il vuoto di una roccia che non c’è più. “Deviatici”, invece, parla del rapporto tra lo spazio della città e il movimento dei corpi che la attraversano, della possibilità di immaginare nuove traiettorie. Come i percorsi che le vie prescrivono influenzano il nostro modo di muoverci nella città? Camminare per una strada insolita, tracciarne una nuova, può generare una diversa percezione e consapevolezza del luogo in cui viviamo? Il fiume può insegnarci un altro tipo di movimento?

La prima azione consiste proprio nel nominare una nuova via che, come un affluente, dal fiume Panaro devia il corso dell’acqua ed entra in città. “Deviatici” sono coloro che sono stati deviati dalla consuetudine, e che a loro volta diventano esempio di deviazione per chi li incontra, attivando un ciclo di trasformazione e deviazione reciproca.

Il pubblico e gli abitanti saranno invitati a percorrere, sotto la guida delle tre autrici, questo percorso, dando vita insieme a un nuovo flusso che sfocerà in Via Santa Maria. Qui, si rivela la seconda parte di “Deviatici”, un intervento scultoreo da cui emergono le tracce di una storia, reperti interiori. Come il letto del fiume porta con sé, nei suoi solchi, le stratificazioni e i passaggi del tempo, così la superficie materica dell’opera diventa narrazione tramite i gesti e i movimenti delle tre autrici. Un sistema di segni, una sorta di nuovo alfabeto inciso per raccontare e ricucire i frammenti del processo di apertura e di riscoperta della città a partire dal suo fiume che Gambirasio, Gazzaniga e Giacobazzi hanno intrapreso nel periodo di residenza prima, e di realizzazione dell’opera, poi. Un processo che cerca il suo compimento e continuazione nei movimenti degli abitanti, che saranno chiamati a intervenire temporaneamente sull’opera con i segni del proprio passaggio nel momento inaugurale.

Aprire, passare, lasciare una traccia: con questi gesti, simbolici e rituali, le autrici auspicano ad attivare un processo di trasformazione che vada oltre l’evento, e che continuamente possa moltiplicare ed espandere i significati del luogo.

 

BIO

Chiara Gambirasio (Bergamo, 1996), vive e lavora a Mapello (BG). Si forma all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dove si diploma nel 2019 in Pittura, per poi specializzarsi in Scultura nel 2022. Tra le opere pubbliche si segnalano nel 2024 “V’arco” e “M’ama” commissionate da Gamec Bergamo per Castione della Presolana (BG); nel 2023 “Terre D’Istanti”, per il Comune di Mapello (BG); “Ammiraggio” sul Monte Stivo (TN); nel 2021 “Sedimento”, a cura di Adiacenze Bologna (Spilamberto, MO). La sua è una ricerca che si dispiega in varie discipline ma che sottende qual minimo comun denominatore il principio essenzialmente pittorico di codifica della realtà attraverso il colore. Questa pratica viene da lei definita “Kenoscromìa”, ossia vibrazione cromatica nel/del vuoto. 

Pauline Giacobazzi (Costanza, 1996), vive e lavora sull’Appennino modenese. Incontra la danza all'età di sei anni, avvicinandosi a diversi stili, in particolare alla danza classica e a quella contemporanea. Nel 2019 scopre la danza creativa con metodo Maria Fux e comincia la formazione presso la scuola Risvegli Maria Fux di Milano. Nel 2024 ha creato Corpomuove, un progetto di ricerca che pone al centro il corpo e i suoi possibili sentieri e paesaggi. Attraverso la danza vuole aprire e scoprire ciò che il corpo offre attraverso il suo stare e muoversi nel mondo. 

Gaia Gazzaniga (Bergamo, 1996) lavora come architetto in Italia, collaborando anche con la Repubblica Ceca. Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi per un nuovo teatro sperimentale a Milano. La sua pratica si focalizza sulla valorizzazione del patrimonio storico e artistico mediante il progetto architettonico e museografico e sulla collaborazione con figure professionali come designer e ingegneri per la redazione di progetti e ricerche.

Inserita il 06/08/2024 -- Aggiornata il 06/08/2024 ore 10:41
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16 - 29 Settembre