A cercarlo sulla cartina Spilamberto sembrerebbe uno dei tanti paesini che punteggiano la pianura tra Modena e Bologna, invece, dietro lo scudo del fiume Panaro e la protezione dell’Appennino, costituisce la prima tappa, appena usciti dal casello di Modena sud, della Strada dei Vini e dei Sapori (Associazione che promuove i prodotti enogastronomici d’eccellenza delle Province di Modena e Bologna) e del circuito dei Castelli Modenesi (itinerario che al suo interno prevede castelli di una straordinaria bellezza come quello di Vignola, Levizzano Rangone, Guiglia, Formigine, solo per citarne alcuni ) e soprattutto, rappresenta una terra che custodisce preziosi tesori.
Per gli appassionati di archeologia e per i golosi, che arrivano nella località emiliana, l’occasione è straordinaria, perché unisce la possibilità di visitare una mostra importante sulla cultura di un popolo affascinante come i Longobardi all’opportunità di immergersi negli intensi profumi che si sprigionano dall’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (Abtm) e da tutti gli altri prodotti di qualità che rendono la nostra Regione famosa nel mondo.
Spilamberto offre quindi l’occasione per apprendere la storia di un gruppo di Longobardi che, quindici secoli fa, vissero e morirono sulla riva del fiume Panaro e i segreti dell’Abtm tutelati nel locale museo. Ma da Spilamberto, paese che insieme ad altri sette comuni dà vita all’Unione Terre di Castelli (Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola e Zocca), si può anche partire alla scoperta di un territorio ricco di storia, di tradizioni enogastronomiche e di passioni motoristiche. A soli 14 km sorgono infatti gli stabilimenti della Ferrari e la Galleria Ferrari con le più belle Rosse di Maranello, a 15 km c'è il circuito di Fiorano, a 16 km la sede della Maserati, mentre ancora più vicino, a meno di 5 km, si trova l'atelier delle supercar Pagani, dove è possibile vedere la mitica Zonda. Se ci spostiamo poi in Provincia di Bologna possiamo visitare gli stabilimenti della Lamborghini e della Ducati.
I buongustai possono trovare in questa zona, oltre a sua maestà l’Abtm, molte eccellenze igp, dop, doc e prodotti tipici di straordinaria qualità come il parmigiano reggiano di bianca modenese, i pani caratteristici di queste terre ben rappresentati dai borlenghi di Guiglia, dalle crescentine e dal gnocco fritto, che si gustano con salumi quali il prosciutto di Modena, gli zamponi e i cotechini di Castelnuovo Rangone. Prodotti di qualità che si sposano con vini doc, come il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Pignoletto di Savignano sul Panaro. Prodotti di pregio sono inoltre le ciliegie e la torta Barozzi di Vignola, i marroni di Zocca e la pera di Modena. Gli amanti dell'arte e della storia potrebbero visitare il Palazzo Barozzi e la Rocca di Vignola e, a pochi km dal territorio dell’Unione Terre di Castelli, potrebbero scegliere Nonantola o Monteveglio per ammirare le loro splendide abbazie; oppure dirigersi verso Carpi per visitare il Palazzo dei Pio, senza però dimenticare Sassuolo, giustamente orgogliosa del suo Palazzo Ducale in puro stile barocco emiliano, scelto da Francesco I d’Este come luogo di villeggiatura e di svago. Tutti però, almeno una volta nella vita, dovrebbero visitare il capoluogo di provincia, dove, il cuore si riscalda quando si varca Piazza Grande dominata dal magnifico Duomo e dalla torre Ghirlandina. Per respirare invece l’alchimia tra divertimento, arte e cultura vi consigliamo una tappa in Piazza Maggiore a Bologna, dove si rimane incantati dalla Basilica di San Petronio (una delle più grandi chiese cattoliche mai realizzate), dal Palazzo del Podestà, da Palazzo d’Accursio e dalla Fontana del Nettuno. Prima però di dirigersi verso la città, che ha i portici più lunghi del mondo (ben 47 km lungo i quali i più pittoreschi si trovano vicino ai vicoli intorno alle Due Torri) consigliamo una sosta a Bazzano e una a Monteveglio.
Per tutti “questi buoni motivi” vi proponiamo, insieme alla visita delle eccellenze culturali ed enogastronomiche di Spilamberto, otto percorsi turistici, divisi per aree tematiche, per un week-end che parte dalla terra dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena con l’obiettivo di trascorrere un fine settimana fra archeologia e sapori, in questa terra che fino al 25 aprile sarà la sede di una mostra che getta nuova luce sulle vicende, ancora poco note, di un periodo cruciale per la formazione della nostra identità regionale.