Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Ospitato nella signorile Villa comunale Fabriani (XVIII-XIX), il Museo espone testimonianze tangibili della storia e delle tradizioni del prezioso condimento dal sapore ineguagliabile. A pochi passi dal museo sorge Il Torrione, imponente complesso monumentale edificato all’ingresso del paese all’inizio del sec. XIV allo scopo di fortificare il castello da ovest. Nella torre fu scoperta, nel 1947, una cella con le pareti graffite - secondo la leggenda - con il sangue. Narra la tragica storia d’amore di Messer Filippo. Il Torrione ospita anche l’Antiquarium, museo che raccoglie le testimonianze di siti archeologici rinvenuti a Spilamberto. Attraverso gli archi del Torrione si accede a Corso Umberto: questa via è per gli spilambertesi il cuore del paese. Percorrendo il corso ci si imbatte in costruzioni di grande interesse storico come la medievale residenza dei feudatari: l’antico Palazzo Rangoni (detto anche del Bargello sec. XV) sotto il cui portico, chiamato del Pavaglione, fin dal 1578, si teneva il mercato del bozzolo da seta. Al termine del corso sorge la Chiesa di S. Giovanni Battista dedicata al Santo Patrono del Paese. Fondata nel 1210, la chiesa assunse l’aspetto attuale nel 1757. Nel 1910 fu intonacata ed affrescata dal maestro modenese Augusto Valli. La Chiesa di S. Adriano fu fondata agli inizi del sec. XIII, ma subì diversi rifacimenti fino al 1713 quando l’architetto modenese G.A. Franchini le conferì le attuali sembianze. All’interno importanti opere di terracotta del sec. XV e pregevoli dipinti. Prima di arrivare alla Rocca Rangoni, si può ammirare sulla inistra il Palazzo del Governatore (1525). Il maestoso edificio che incornicia la prospettiva del centro storico è laRocca Rangoni: costruita all’inizio del XIII secolo fu trasformata da fortezza a residenza attorno alla metà del seicento dalla famiglia Rangoni che la utilizzò come abitazione signorile. Dal 2005 l’edificio e il suo parco sono di proprietà dell’Amministrazione Comunale.