A Spilamberto
c’è la Cà dal Dievel (Casa del Diavolo) ?
Viene chiamato così l’edificio in angolo fra Corso Umberto I e Via San Carlo. Questa
denominazione deriva dal fatto che l’emento di raccordo tra grondaia e cornicione del
tetto ha la forma di testa di diavolo, nella cui bocca si innesta, appunto, la grondaia.
(1)
Spilamberto ha dato i natali al noto burattinaio Roberto Preti?
Nasce il 7 ottobre del 1905 in Via Obici, al n° 12, durante una tournée (come si
direbbe oggi) dei suoi genitori, appartenenti ad una delle più antiche famiglie di
burattinai modenesi. Roberto è l’ultimo esponente di questa grande famiglia ed alla
sua morte (1994) lascia a Spilamberto burattini, copioni e materiali di scena affinché
non vengano dimenticati. Un progetto prevede la loro valorizzazione così che
Sandrone, la Pulonia, Sgorghiguelo e compagnia bella potranno continuare a vivere.
Martin Lutero ( 1483-1546) ha celebrato una messa a Spilamberto?
E’successo quando, prima di iniziare il movimento scismatico, si recò in pellegrinaggio
a Roma lungo la Via Romea che attraversava questo territorio. Sostò nel Convento
degli Agostiniani Minori che sorgeva proprio alle porte del paese e vi celebrò la Santa
Messa lasciando la sua firma su un’antica vacchetta (elenco dei celebranti) di cui si
sono perse le tracce nel sec. XIX. Visibili sono i resti dell’antico monastero ( chiamato
oggi il Seminario) percorrendo la strada che conduce a Modena. (1)
Il Cubo Magico (o Cubo di Rubik) deve la sua fortuna ad uno Spilambertese?
Il rompicapo inventato dall’Ungherese Erno Rubik assurse a notorietà mondiale
all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso. Meno noto è che a scoprirlo fu lo
spilambertese Giulio De Maria che, acquistatane la licenza dall’inventore stesso, ne
modificò la meccanica e ne iniziò la produzione e la commercializzazione. Il cubo di
produzione spilambertese venne messo sul mercato col nome di Incubo Intelligente.
(1)
La scuola a Pieno Tempo Dal 1968 al 1971, a Spilamberto si riorganizzò la scuola elementare e nacque e si sviluppò il Pieno Tempo, ciò che diventerà poi formalmente la scuola a Tempo Pieno, legittimata dalla legge 820. La trasformazione fu possibile grazie all’impegno di tutta la comunità: Direttore Didattico, insegnanti, genitori ed Amministrazione Comunale. Il 30 Settembre 1970 gli operatori scolastici e i genitori decisero di iniziare la scuola a Pieno Tempo per tutti gli alunni. Un modello di scuola costruito dal basso, con una grande valenza educativa e sociale, oggi diffuso in tutta Italia e che, a Spilamberto, raccoglie le preferenze di circa l’80% delle famiglie.
(1) vedi anche: Enciclopedia Spilambertese, a cura di S.Cevolani, Spilamberto, Edizioni Interpark, (2000)