ANTIQUARIUM DI SPILAMBERTO
L’Antiquarium di Spilamberto
raccoglie i materiali archeologici rinvenuti nel territorio comunale e nell’alveo del
fiume Panaro negli ultimi quarant’anni.
L’allestimento, che risale al 1997 salvo aggiunte successive concernenti i più recenti
ritrovamenti eneolitici, è diviso in due sezioni: PRE-PROTOSTORIA ed ETÀ CLASSICA e
POSTCLASSICA.
La prima ospita materiali che vanno dall’Acheuleano tardo/Musteriano (circa 90.000
anni fa) alla prima Età Storica. In particolare si ricordano per rilevanza quelli neolitici
(Cultura di Fiorano, Vasi a bocca quadrata, Chassey, di Tradizione Occidentale, S.
Ilario, 5.400 – 3500 a.C.) e gli aspetti insediativi e sepolcrali eneolitici (Gruppo di
Spilamberto, Tardicampaniforme, 3.500 – 2.000 a.C. circa).
La seconda illustra momenti dalla romanizzazione all’Età Moderna.
Si segnalano in particolare due pozzi da acqua di epoca romana utilizzati sino all’Età
Tardoantica – Altomedievale.
Dall’Ospitale di San Bartolomeo proviene una sepoltura di pellegrino di Età Medievale.
Sul territorio di Spilamberto ricordiamo anche una importante presenza Longobarda,
testimoniata dai preziosi rinvenimenti relativi ad una necropoli riportata alla luce in
occasione di alcuni lavori di cava nei pressi del Fiume Panaro. A questa importante
scoperta è stata dedicata la mostra del 2011 dal titolo “Il tesoro di Spilamberto –
Signori Longobardi alla Frontiera”. Nel 2019 grazie agli eventi di “Archeo 40”, si è
celebrato il quarantennale dell’archeologia sul nostro territorio (nel 1979 è stata
infatti organizzata la prima mostra dal titolo “Archeologia nel fiume Panaro”, che si è
poi trasformata in forma stabile nel nostro Antiquarium).