Rocca Rangoni
La Rocca, appartenuta per oltre 650 anni ai marchesi Rangoni, nel 2005 è stata
acquistata dal Comune di Spilamberto che ne ha avviato
il percorso di restauro.
L’originaria struttura, una torre di avvistamento, faceva parte della fortificazione
realizzata dal Comune di Modena, nel 1210, per controllare il confine bolognese e il
corso del Panaro. L’impianto archittettonico, come luogo fortificato, un quadrilatero
con torri angolari e strade ortogonali fra loro, si ampliò dopo la concessione feudale
del Castello ai nobili Rangoni, da parte di Aldobrandino d’Este, nel 1353.
La trasformazione della struttura della Rocca può essere distinta in circa 13 fasi, che
videro momenti di ampliamento e rinnovamento alternati a periodi di decadenza ed
abbandono. Un intervento importante si ebbe tra il 1650 e parte del decennio
successivo, momento in cui la Rocca venne trasformata in “vago Palazzo” per volontà
del marchese Guido IV Rangoni: fu totalmente ampliata, venne costruito il lato sud,
affrescati completamente il Cortile d’onore e la facciata ovest, arricchiti gli interni di
arredi preziosi. La sua vicinanza alle colline e al fiume Panaro la resero luogo di delizie
e di magnifici ricevimenti. Si distinsero per fastosità le feste organizzate nel 1666 in
occasione delle nozze di Filippo I ed Anna Teresa, entrambi Rangoni.
Nel ‘700 un balcone ingentilì il torrione d’ingresso verso ovest, alla cui base era stata
prosciugata la fossa che lo circondava come rinforzo alle difese; lo spazio ottenuto
venne in seguito utilizzato per giochi all’aperto dei Signori e degli ospiti.
Il lato orientale mantenne sempre l’aspetto castellano con merli e caditoie, mostrando
tutt’oggi un supporto per un rivestimento che mai venne realizzato. E proprio verso
il fiume Panaro si alza la Torre del belvedere che racchiude una delle sale più preziose
per utilizzo e affreschi: la Stanza degli sposi, le cui rappresentazioni pittoriche sono
di proprietà comunale e dei discendenti dei marchesi Rangoni del ramo di
Spilamberto.
Nel lato sud della Rocca venne edificata, tra fine Settecento ed inizio Ottocento, la
cosiddetta Casa del Fattore. Dalla sommità del giardino pensile, che oggi l’affianca,
sono visibili l’unica Torretta di guardia residua dell’antico quadrilatero fortificato e
parte di una delle due muraglie di sostegno che, con i suoi merli ghibellini, circondava
l’abitato fino al chiudersi del secolo XIX e l’inizio del XX.
Nel 2011 sono iniziati i primi lavori di restauro, che hanno consentito di riportare
all’antica bellezza e di rendere fruibile la corte ed alcuni spazi ad essa collegati.
Adiacente al Cortile d’onore trova la giusta collocazione la Corte del Gusto, spazio per
la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Nel 2017 è stato
inaugurato il nuovo piazzale antistante la Rocca.
Ora il “vago Palazzo” ed il suo ampio e bellissimo parco ospitano manifestazioni,
mostre ed eventi culturali.