TORRIONE O “TORRE GRANDA”
Il Torrione, la torre più alta del circuito di mura dell’antico Castello, affianca
tutt’oggi quella che un tempo era la porta principale di accesso all’abitato, quella che
prospettava la strada che portava alla capitale del Ducato, Modena. Il primitivo
impianto risale al 1210, anno in cui fu fondato il territorio fortificato di Spilamberto
per volere del Comune di Modena, al fine di far fronte ai bolognesi sul fiume Panaro.
Soltanto successivamente la struttura muraria della “Torre Granda” assunse le
dimensioni e le caratteristiche del presente; certo esisteva già nel 1344 e faceva parte
dell’intera struttura fortificata costituita da una triplice cerchia di mura circondata da
un fossato.
La Torre, alta circa 30 metri, incorniciata nella parte superiore da merli ghibellini, fino
alla Seconda Guerra Mondiale risultava coperta da un tetto, con strutture lignee, che
fu danneggiato dai bombardamenti. Sulle facciate superiori rivolte ad est e ad ovest
sono collocati i quadranti di un orologio che nel passato ed ancora oggi permette ai
cittadini di seguire il corso del tempo.
Sopra le porte, che affiancano il Torrione, ancora oggi si possono individuare le cavità
che accoglievano i bolzoni che sostenevano le catene per sollevare i due ponti levatoi,
quello per carri e cavalli e quello per pedoni.
All’interno di questa Torre hanno trovato sempre collocazione le prigioni, e tra queste
la “Cella di Messer Filippo”, in cui si trovano graffiti definiti i primi fumetti della storia.
Questo nucleo costruttivo che, fino al termine del sec. XIX veniva chiamato “il Forte”,
possiamo considerarlo come un significativo manoscritto in pietra, poiché
l’osservazione attenta può rivelare molta parte delle sue fasi costruttive.
Attualmente il Torrione accoglie una sezione del Museo archeologico e la sede
dell’Ordine del Nocino Modenese.